Identità della scuola
UNA PREMESSA ESSENZIALE
Le profonde innovazioni sociali, tecnologiche e informatiche degli ultimi trent’anni hanno modificato le coordinate culturali e professionali: si è, nei fatti oltre che sul piano legislativo, ridisegnato il ruolo della formazione e sono cambiati il concetto di professionalità e la sua spendibilità sul mercato del lavoro.
Il continuo progresso e la costante moltiplicazione dei campi del sapere, che richiede metodologie e strumenti specifici, la conseguente differenziazione di linguaggi complessi, l’ampliamento e l’inarrestabile trasformazione degli ambiti professionali e produttivi, mostrano la necessità di un sistema formativo flessibile, capace di promuovere nei giovani la disponibilità culturale al cambiamento che le professionalità evolute richiedono. Perciò anche la cultura umanistica, nelle sue diverse articolazioni (letteraria, antropologica, psicologica, estetica, sociale, filosofica), deve trovare una maggiore e più compiuta integrazione con la cultura scientifica e tecnologica.
In questo contesto la formazione liceale e i suoi tradizionali obiettivi vanno ridefiniti, avendo sempre a riferimento la centralità dello studente come soggetto da ascoltare e da accompagnare nella sua crescita.
LA TRADIZIONE SPERIMENTALE DEL LICEO BELLINI
Il complesso scolastico fondato nel 1833 dalla Contessa Giuseppa Tornielli Bellini, comprendente le scuole elementari, le scuole professionali e d’arti e mestieri, l’istituto Tecnico e la scuola tecnica, era già un’istituzione all’avanguardia.
La storia recente del Liceo Bellini è quella di una scuola di secondo grado che ha sempre scelto la strada dell’innovazione attraverso il confronto, il dibattito, la ricerca, la formazione, la proposta culturale ad una città di cui ha saputo interpretare i bisogni formativi. Divenuta dal 1935 Istituto Magistrale, la scuola ha intrapreso un dinamico percorso progettuale.
- Dalla metà degli anni Ottanta è stata progettata e attuata una MAXI SPERIMENTAZIONE autonoma, sviluppando due indirizzi: il Liceo sociopsico-pedagogico (che nel 1994 aderisce alla sperimentazione nazionale del progetto Brocca) e il Liceo linguistico (quest’ultimo in seguito scorporato dal Liceo Bellini ed aggregato ad altro Liceo della città).
- L’attenzione alle tematiche sociali si concretizza nel 1999 con l’avvio della sperimentazione autonoma del Liceo delle Scienze sociali.
LA CONTINUITÀ NEI LICEI DELLA RIFORMA
Dal 2010, a seguito della riforma degli ordinamenti liceali, presso l’Istituto Contessa Tornielli Bellini vengono attivati due nuovi indirizzi:
- il Liceo delle scienze umane
- il Liceo delle scienze umane con opzione economico-sociale (in breve: Liceo economico sociale)
Tali indirizzi sono gli unici oggi presenti nell’Istituto.
Molti degli aspetti che nell’ultimo decennio hanno contraddistinto lo stile formativo ed educativo del Liceo “Belliniâ€?? trovano una sostanziale continuità nei nuovi Licei della riforma. In particolare:
- nel Biennio, alcune discipline presenti per circa venti ore settimanali sia nel Liceo delle scienze umane sia nel Liceo economico sociale, consentono di strutturare una importante “quota�? in comune nella programmazione delle discipline coinvolte. Questo permette di assicurare una discreta omogeneità della preparazione di base comune ai due indirizzi, nonché la possibilità , nel corso del primo anno, di “oriorientamenti�? interni nel caso in cui la scelta iniziale non risulti confacente agli interessi e alle abilità specifiche mostrate dall’alunno.
In tal senso, fatta salva l’autonomia didattica dei singoli docenti, la scuola si impegna a facilitare il passaggio degli alunni da un corso all’altro con:
- libri di testo comuni;
- programmazioni il più possibile comuni;
- corsi sul metodo di studio per gli studenti delle classi prime in difficoltà ;
- collegamento tra i Consigli di classe;
- realizzazione di attività progettuali comuni (unità didattiche, visite didattiche, prove comuni nelle diverse materie);
- figure di riferimento per lo studente (coordinatore di classe, referenti per l’orientamento, responsabile sportello ascolto);
- programmazione possibilmente modulare dei singoli docenti.
Entrambi i corsi perseguono le finalità liceali, che presuppongono una buona padronanza della lingua italiana, la disponibilità allo studio e l’attitudine alla astrazione e alla rielaborazione dei concetti, anche in associazione alle diverse attività di carattere laboratoriale.
- È costante l’attenzione al dialogo educativo con gli alunni e con le famiglie e la disponibilità a risolvere le problematiche di tipo relazionale che tanto incidono sui risultati educativi e formativi.
- La programmazione comune di alcune discipline, in particolare nel Biennio per classi parallele, consente l’effettuazione di differenti attività di interclasse, come incontri con esperti o partecipazione a momenti extracurricolari.